Judías verdes / Fagiolino [ATU 700]

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Referencia catalográfica: 1661n

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Este registro ha sido editado en el marco del proyecto de I+D del Ministerio de Ciencia e Innovación “El corpus de la narrativa oral en la cuenca occidental del Mediterráneo: estudio comparativo y edición digital (CONOCOM)” (referencia: PID2021-122438NB-I00), financiado por la Agencia Estatal de Investigación (AEI) y el Fondo Europeo de Desarrollo Regional (FEDER).

Transcripción

Transcripción

[Claudio]: —C'era c'era un omo che un ci avea punti bambini e allora il marito gli disse alla moglie: “Perché un prendi un sacco di fagioli e lo metti sotto i' letto, la mattina ci so' tutti 'figlioli”. Allora questa moglie prende il sacco di fagioli e lo mette sotto i' letto, la mattina un piangiolìo([1]), tutti 'ragazzi”.

[Annina]: —A piange.

[Claudio]: —E sicché il babbo cominciò a ammazzalli tutti.

[Annina]: —A ammazzare a 'mmazzare.

[Claudio]: —A 'mmazzalli.

[Annina]: —E Fagiolino.

[Claudio]: —E Fagiolino.

[Annina]: —Entrò fra la cóttrice([2]) e i' saccone([3]).

[Claudio]: —Uno furbo entrò fra la córnice([4]) e i' saccone, e quando.

[Annina]: —La su' mamma.

[Claudio]: —La su' mamma.

[Annina]: —Andò a rifà i' letto.

[Claudio]: —E Fagiolino.

[Annina]: —"Sta' ferma qui".

[Claudio]: —"Sta' ferma mi butti in terra".

[Annina]: —O chi c'è? facea la su' mamma, era 'mpaurita, no?

[Claudio]: —O chi c'è? allora questo si ricosò: “Sta' ferma mi butti in terra”.

[Lisena]: —Ma due no, sennò lui le registra male!

[Claudio]: —Allora lui prese allora lui prese e andò, e lo vide, 'ce: “Ma, o 'l tu' babbo un t'avea ammazzato?” “Eh, ma io ero entrato fra la córnice e i' saccone”. “Allora vai a portà la colazione ai' tu' babbo, almeno glielo dici che se' restato”. E allora prende, questo Fagiolino, prende la borsa e va a portà pe.. da mangià ai' su' babbo n'i' campo. “Babbo 'n do sei?”.

[Annina]: —E lu' un rispondea.

[Claudio]: —Questo figliolo.

[Annina]: —Un avea punti([5]).

[Claudio]: —Un'avea, dice: “Ma, chiameranno qualchedun altro, io l'ho ammazzati tutti, no?” “Babbo 'n do' sei”. “Oh”, 'e gli rispose.

[Annina]: —Dopp'un poco gli rispose.

[Claudio]: —Poi gli rispose, allora gli dice.

[Annina]: —O chi siei?

[Claudio]: “Ma un t'aveo ammazzato!” “Eh, ma io ero entrato fra la córnice e i' saccone”. “Eh, allora grazie, ma te ce l'ha' preso i' cultello?” “Ma un no so se la mamma ce l'ha messo, un no so”. Allora prese.

[Annina]: —Bada a' bovi.

[Claudio]: —Allora [il coltello nella borsa] un c'era. “Bada a' bovi” disse [il babbo] “te guarda 'bovi, e io vo a prende i' coltello”. E [Fagiolino] entrò dentro i' buchino dell'aratro. Arrivaron l'assassini.

[Annina]: —Volean piglià 'bòi.

[Claudio]: —Te prendi questo, te prendi quell'altro. e Fagiolino: “State fermi' i bòi so' mia”. Poi questo qui era piccino, era piccino com'un fagiolo! “Ma 'n dov'è? Ma, io prendo questo, io prendo quest'altro”. “Lasciate sta' 'bòi so' mia”. Bah, questi “ma 'n do' sei?” “'E so' Fagiolino, so' dentro i' buo dell'aratro”. “Allora senti, vieni co noi, si va a rubà 'cavalli nella stalla”.

[Annina]: —Arrivò i' su' babbo.

[Claudio]: —Va e venne i' su' babbo: “Fagiolino, Fagiolino”. E lui un rispondeva.

[Annina]: —Un c'era.

[Claudio]: —'E era andato via! Allora poi questi assassini lo prendano e vanno a rubà 'cavalli nella stalla.

[Annina]: —Passò dai buo della chiave.

[Claudio]: —Te prendi.. te pren.. te passa da i' buo della chiave.

[Annina]: —Da quant'era grosso!

[Claudio]: —Fagiolino eh. l'assassini 'i dissero, e quando fu dentro [gridato] “Che vòi i' bianco o i' nero?”.

[Annina]: —Poerini!

[Claudio]: —Ci so' a rubà 'cavalli! E allora i banditi via, filarono.

[Annina]: —Via scapponno.

[Claudio]: —E Fagiolino restò dentro, bah, e.

[Annina]: —Entrò 'n un buco d'un ragno.

[Claudio]: —E proprietario guarda guarda.

[Fabio]: —Dove entrò?

[Annina]: —Nella buca d'un ragno, entrò, lui, perché c'era i' padrone.

[Claudio]: —Sì, entrò nel buco d'un ragno, poi quand'andò via, riuscì e l'assassini ritornarono. “Che voi i' bianco o i' nero?”.

[Annina]: —Cheddì, n'antra vòrta!

[Claudio]: —“Nero o bianco?”. Questo ritorna, e allora entrò e cascò nella mangiatoia d'i' cavallo e i' cavallo lo mangiò, entrò dentro. “Porca miseria, ora come fo a riuscì! Allora, aspetta aspetta, ci ho i' coltellino”. Aprì la pancia d'i' cavallo e ritornò da i' su' babbo.

[Annina]: —Prima trovò l'assassini.

[Claudio]: —Sì, 'spetta, 'spetta, e sicché mentre tornàa trovò l'assassini che contavano 'soldi: —Cento, dugento, trecento, du' a me, un 'a te, uno a me un'a te. E quest'assassini.

[Annina]: —Allora s'impaurirono.

[Claudio]: —Eh, “Ehi, a quanti siete? [gridò loro Fagiolino]” “Eh, uh, o che è! Via se la detter'a gambe”.

[Annina]: —E 'quattrini li lascionno lì.

[Claudio]: —Eh, e 'quattrini li lascionno lì, e allora Fagiolino ritornò a casa: “Babbo guarda quanti soldi t'ho portato”. “Oh, ma 'n do' se' stato, t'ho cercato”. “Bah, e ho trovato l'assassini, so' andato a rubà cavalli, poi l'ho trovati che contavano soldi. Sono andati via e ho preso 'soldi”. Allora poi i' propietario di questa stalla andò, la mattina, andò a vedé, e disse: “Ma guarda, ha' visto se c'erano a rubà' cavalli, un cavallo è morto! E allora poi così questo bambino cresceva e così poi divenne ricco, 'l su' babbo, con tutti questi soldi”.

 

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Versión en italiano estándar

 [Claudio]: —C'era c'era un uomo che non aveva bambini e allora disse alla moglie: “Perché non prendi un sacco di fagioli e lo metti sotto il letto, la mattina saranno tutti figlioli”. Allora questa moglie prende il sacco di fagioli e lo mette sotto il letto, la mattina un piagnisteo, tutti quei ragazzi.

[Annina]: —A piangere.

[Claudio]: —E così il babbo cominciò ad ammazzarli tutti.

[Annina]: —Ad ammazzare, ad ammazzare.

[Claudio]: —Ad ammazzarli.

[Annina]: —E Fagiolino.

[Claudio]: —E Fagiolino.

[Annina]: —Entrò fra la coperta ed il materasso.

[Claudio]: —Uno furbo entrò fra la coperta e il materasso, e quando.

[Annina]: —La sua mamma.

[Claudio]: —La sua mamma.

[Annina]: —Andò a rifare il letto.

[Claudio]: —E Fagiolino.

[Annina]: —“Stai ferma qui".

[Claudio]: —“Stai ferma mi butti in terra".

[Annina]: —O chi c'è? Faceva la sua mamma, che si era impaurita, no?

[Claudio]: —O chi c'è? Allora questo si rianimò: “Stai ferma mi butti in terra”.

[Lisena]: —Non parlate in due, altrimenti lui vi registra male!

[Claudio]: —Allora lei lo vide: “Ma, il tuo babbo non ti aveva ammazzato?”

“Eh, ma io ero entrato fra la coperta ed il materasso”. “Allora vai a portare la colazione nel campo al tuo babbo, così gli dici anche che sei rimasto vivo”. E allora questo Fagiolino, prende la borsa e va a portare da mangiare al babbo nel campo. “Babbo dove sei?”.

[Annina]: —E lui non rispondeva.

[Claudio]: —Questo figliolo.

[Annina]: —Non ne aveva.

[Claudio]: —Non aveva figlioli, dice: “Ma, chiameranno qualcun altro, io li ho ammazzati tutti, i miei, no?” “Babbo dove sei”. “Oh”, allafine gli rispose.

[Annina]: —Dopo un po' gli rispose.

[Claudio]: —Poi gli rispose, allora gli dice.

[Annina]: —O chi sei?

[Claudio]: —“Ma non ti avevo ammazzato!” “Eh, ma io ero entrato fra la coperta ed il materasso”. “Eh, allora grazie, ma l'hai portato il coltello?” “Ma non lo so se la mamma ce l'ha messo, non lo... |” Allora il babbo.

[Annina]: —Bada ai bovi.

[Claudio]: —Il coltello nella borsa non c'era. “Bada ai bovi” disse il babbo “stai attento ai bovi, io vado a prendere il coltello”. E [Fagiolino] entrò dentro il buchino dell'aratro. Arrivarono gli assassini.

[Annina]: —Volevano prendere i bovi.

[Claudio]: —Tu prendi questo, tu prendi quell'altro. E Fagiolino: “State fermi i bovi sono miei”. Ma questo qui era piccino, era piccino come un fagiolo! “Chi è che parla, dov'è? Ma, io prendo questo, tu prendi quest'altro”. “Lasciate stare i bovi, i bovi sono miei”. Bah, questi “ma dove sei?” “Sono Fagiolino, sono dentro il buco dell'aratro”. Allora senti, vieni con noi, andiamo a rubare i cavalli nella stalla.

[Annina]: —Arrivò il suo babbo.

[Claudio]: —Lui andò con gli assassini, venne il suo babbo: “Fagiolino, Fagiolino”. E lui non rispondeva.

[Annina]: —Non c'era.

[Claudio]: —Era andato via! Allora poi questi assassini vanno a rubare i cavalli nella stalla.

[Annina]: —Passò dal buco della chiave.

[Claudio]: —Tu passa dal buco della chiave.

[Annina]: —Da quanto era grosso!

[Claudio]: —Quando fu dentro la stalla cominciò a gridare [gridato] “Quale vuoi, quello bianco o quello nero?”.

[Annina]: —Poverini!

[Claudio]: —“Ci sono i ladri a rubare i cavalli! I padroni se ne accorsero, e allora i banditi via, filarono”.

[Annina]: —Via scapparono.

[Claudio]: —E Fagiolino restò dentro.

[Annina]: —Si infilò in un buco d'un ragno

[Claudio]: —Il proprietario guarda guarda.

[Annina]: —Era entrato in un buco di ragno perché era arrivato il padrone.

[Claudio]: —Sì, entrò nel buco d'un ragno, poi quando il padrone andò via, riuscì e gli assassini ritornarono. “Quale vuoi il bianco o il nero?”.

[Annina]: —Un'altra volta!

[Claudio]: —“Nero o bianco?”. Il padrone ritorna e lui per nascondersi cascò nella mangiatoia del cavallo e il cavallo lo mangiò. “Porca miseria, ora come faccio a riuscire! Allora aspetta aspetta, ho il coltellino”. Aprì la pancia del cavallo e ritornò dal suo babbo.

[Annina]: —Prima però trovò gli assassini.

[Claudio]: —Sì, aspetta, aspetta, e sicché mentre ritornava trovò gli assassini che contavano i soldi: —Cento, dugento, trecento, due a me, uno a te, uno a me, uno a te. E questi assassini.

[Annina]: —Allora s'impaurirono.

[Claudio]: —Eh “Ehi, a quanti siete? Gridò loro Fagiolino” “Eh, uh, o che è! Via se la dettero a gambe”.

[Annina]: —E i quattrini li lasciarono lì.

[Claudio]: —Eh, i quattrini li lasciarono lì, e allora Fagiolino ritornò a casa: “Babbo guarda quanti soldi ti ho portato”. “Oh, ma dove sei stato, ti ho cercato”. “Bah, ho trovato gli assassini, sono andato a rubare i cavalli, poi li ho trovati che contavano i soldi. Sono andati via e ho preso i soldi”. Allora poi il propietario di questa stalla, la mattina, andò a vedere, e disse: “Ma guarda, hai visto se c'erano a rubare i cavalli, un cavallo è morto! E allora poi così questo bambino cresceva e così poi il suo babbo divenne ricco, con tutti questi soldi”.

 

 

[1] Piagnucolio.

[2] Coltrice, coperta imbottita di lana.

[3] Sacco imbottito, spesso con foglie di granturco, che fungeva da materasso.

[4] Sta per 'coltrice'. Il bambino non controlla evidentemente il termine, e cerca di ripeterne il suono, producendo un neologismo

[5] “Il babbo non rispondeva, sapeva di non aver nessun figlio”.

Resumen de ATU 700

Thumbling (previously Tom Thumb). (Thumbling, Däumling, Petit Poucet, Svend Tomling, Pulgarcillo.) A childless couple wish for a child, however small he may be. They have a boy (by supernatural birth) the size of a thumb [F535.1]. Thumbling takes food to his father on the farm and drives the wagon (plow) by sitting in the horse's (ox's) ear [F535.1.1.1]. He allows himself to be sold to strangers and then runs away from them. He lets himself be sold to thieves and accompanies them while they steal. Thumbling either helps them or he betrays them by his shouting; he then robs the thieves. Cf. Type 1525E.

He is swallowed by a cow [F911.3.1], talks from the cow's insides and reappears [F913] (in the sausage prepared from the intestines of the slaughtered cow [F535.1.1.8]). Someone takes the intestines (sausage) and, frightened by Thumbling’s voice inside, throws them away. Thumbling is swallowed by a wolf (fox) who eats the intestines [F911.3.1]. He talks from the wolf’s belly and the wolf becomes sick and frightens (warns) shepherds. The wolf dies (is killed) and Thumbling is rescued [F913], or he persuades the wolf to take him to his father's house [F535.1.1]. Cf. Type 3276 (Uther, 2004: I, 374-375).

[Pulgarcito (antes Tom Pulgar). (Thumbling, Däumling, Petit Poucet, Svend Tomling, Pulgarcillo). Una pareja sin hijos desea tener uno, sin importarles lo pequeño que pueda ser. Tienen un niño (que nace por causa sobrenatural) del tamaño de un pulgar [F535.1]. Pulgarcito lleva comida de la granja a su padre y guía el carro (arado) sentándose en la oreja del caballo (buey) [F535.1.1.1]. Se deja ser vendido a extraños y luego huye de ellos. Se deja ser vendido a ladrones y los acompaña mientras roban. Pulgarcito les ayuda o les delata gritando; entonces roba a los ladrones. Cf. Tipo 1525E.

Una vaca se lo traga [F911.3.1], habla desde el interior de la vaca y reaparece [F913] (en la salchicha hecha de los intestinos de la vaca sacrificada [F535.1.1.8]). Alguien coge los intestinos (salchicha) y, asustado por la voz de Pulgarcito, los tira. Un lobo (zorro) que se come los intestinos se traga a Pulgarcito. Este habla desde el estómago del lobo y el lobo cae enfermo y asusta (avisa) a los pastores. El lobo muere (es asesinado) y Pulgarcito es rescatado [F913], o persuade al lobo para que le lleve a casa de su padre [F535.1.1]. Cf. Tipo 3276 (traducción de Alba Pegalajar Espinosa)].