Il garzone puntuale [ATU 2200]

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Referencia catalográfica: 1668n

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Este registro ha sido editado en el marco del proyecto de I+D del Ministerio de Ciencia e Innovación “El corpus de la narrativa oral en la cuenca occidental del Mediterráneo: estudio comparativo y edición digital (CONOCOM)” (referencia: PID2021-122438NB-I00), financiado por la Agencia Estatal de Investigación (AEI) y el Fondo Europeo de Desarrollo Regional (FEDER).

Transcripción

Transcripción

Un signore, che voleva mette su un garzone, no. Però quando [...] prendeva un garzone. Arrivava uno:

—Gli faccio pe garzone?

—Sì, però ricordati che domattina c'è da fare spesa, se un tu torni all'ora precisa 'un mi fai più—.

Io boia. Questo sapeva una sega, dio boia, che studiàa [il padrone][1]. Allora va,... e lo prende pe garzone e lo manda...

—Domattina vai a fare spesa, porta la robba, porta la robba, porta quella robba lì, porta quell'attra, e porta la carne.

—Si va bene.

Questo va a fare spesa, e lui si metteva dietro l'uscio:

—Ora dice e dov'essere 'n via tale, ora dice dov'essere 'n piazza, ora dice dov'essere n'i' macello, ora dov'esse su pe strada che torna, ora dov'esse dietro l'uscio.

Apre l'uscio: un c'era.

—Un me fa, eh, io boia, un me fa.

[Quando il garzone] torna: —Eh, un mi fai, pòi andare.

Io bo'. Ora le cose vanno un poìno sparse, no, da uno e ll'attro[2] no, e 'nzomma e ce ne va un attro.

—O, mi vole pe garzone?

—Sì, ma bisogna faccia le cose puntuale perché sennò dice ti mando via eh!.

[...] Va domattina a fà la spesa, porta tizio porta caio[3], porta, porta... undici chili de carne 'nzomma no.

Questo parte per andà a fare spesa, e 'nvece de scende le scale chiude l'uscio e si mette a 'scoltare. Si mette a 'scoltare e sente che dice:

—Eh, ora dice è 'n fondo alle scale, eh ora dice gliè 'n via tale, ora dice gliè 'n piazza de' mercato, ora è n'i' macello, ora pesa la carne, ora è qui ora è là, ora dov'esse 'n punta alle scale.

—Presente, so padrone! dio boia.

—Oh, te sì che tu me fai 'ie diavol ma un avea portato niente, la carne dio boia l'aea qui[4].

Aea fatto 'la svelta: lu' de dentro all'uscio a chiaccherare, e lui de fòri a 'scoltare quande [lo sentì dire]:

—Ora dice dov'esse qui —[...].

—Presente sor padrone.

—Bravo, te si che me fai.

La raccontai una vorta alla su' mamma, 'e disse:

—E la carne?

—La carne l'àa qui!

 

¶ 

 

Versión en italiano estándar

Un signore voleva assumere un garzone, ma succedeva che quando trovava uno...

—Le vado bene per garzone?

—Sì, però ricordati che domattina c'è da fare la spesa, e se non torni all'ora precisa, non mi andari più bene.

Io boia. Questo sapeva una sega, dio boia, cosa architettava il padrone. Il padrone lo assume, e lo manda a fare la spesa.

—Domattina vai a fare la spesa, porta questo, porta quest'altro, porta quella cosa lì, e porta la carne.

—Sì, va bene.

Questo va a fare la spesa, e il padrone si metteva dietro la porta.

—Ora deve essere in via Tale, ora dovrebbe essere in macelleria, ora dovrebbe essere per la via di casa, ora dovrebbe essere dietro la porta—.

Spalanca la porta: il garzone non c'era ancora.

—No, non mi va bene, eh, io boia, non mi va bene.

Quando il garzone ritorna:

—Eh non mi vai bene, puoi andartene.

Io bo'. Ora, le notizie si diffondono, da unapersona all'altra, e se ne presenta un altro.

—Mi vuole per garzone?

—Sì, ma devi fare le cose con puntualità, perché altrimenti ti mando via. Domattina vai a fare la spesa, porta questo, porta quest'altro, porta, porta undici chili di carne insomma.

Il garzone parte per andare a far la spesa, ma invece di scendere le scale, chiude la porta e si mette ad ascoltare. Si mette ad ascoltare e sente il padrone dire:

—Eh, ora è in fondo alle scale, ora è in via Tale, ora è in piazza del mercato, ora è in macelleria, ora gli pesano la carne, pra è qui, ora è là... ora deve essere in cima alle scale.

—Presente, signor padrone dio boia.

—Oh, tu sì che mi vai bene, ie diavol, ma non gliaveva portato niente.

La carne l'aveva tra le gambe. Aveva fatto alla svelta: il padrone da dietro la porta a chiacchierare, e lui di fuori ad ascoltare. Quando lo sentì dire:

—Ora dev'esser qui—.

Lui: —Presente, signor padrone.

—Bravo, tu sì che mi vai bene.

La raccontai una volta alla tua mamma, e lei disse:

—E la carne?—.

Ed io: —La carne l'aveva tra le gambe.

 

 

[1] "Questi sapeva assai cosa aveva in mente di fare, il padrone..."

[2] "Le cose si diffondono, da una persona all'altra".

[3] "Porta questo,porta qust'altro..."

[4] Giuseppe si indica i genitali.

Resumen de ATU 2200

Catch Tales. Miscellaneous type. The manner of telling forces a listener to ask a particular question (to complete something that is missing). The narrator gives him a ridiculous (obscene) answer [Z13]. (Uther, 2004: II, 531).

[Atrapar cuentos. Tipo miscelaneo. La forma de contar fuerza al oyente a hacer una pregunta en particular (para completar algo que falta). El narrador le da una respuesta ridícula (obscena) [Z13]. (Traducción de Laura Moreno Gámez)]